"La Spremuta" Rosarno, migranti e ndrangheta
Il 07 gennaio 2010 i migranti che lavorano a Rosarno si ribellano. Gli africani dopo anni di violenze e sfuttamento reagiscono, fanno ciò che gli italiani non fanno da anni: alzano la testa. I media nazionali sottolineano che la mafia non c'entra. Ma dire che la mafia non c'entra in Calabria è una bugia. La mafia c'entra eccome, non solo in Calabria.
Nei fatti di Rosarno si concentrano tre nodi fondamentali che stringono al collo l'Italia, e che prima o poi bisognerà avere il coraggio di sciogliere: il rapporto coi migranti, la mafia e il concetto di lavoro.
L' Italia è spremuta da mani violente, da molte mani. Il coraggio di chi non vuole più girare la testa, di chi pensa che vivere esiga più dignità, deve essere imitato non temuto.
Monologo di e con Beppe Casales
Venerdì 3 maggio alle ore 20,45
Sala della Comunità, Piazza Chiesa a Calcinate
Ingresso libero